FoodLabs.Edu: educazione, sostenibilità e intelligenza artificiale

FoodLabs.Edu è uno dei tre assi portanti del progetto FoodLabs – Atelier Integrato di IA Generativa per una cultura alimentare sostenibile”. Nasce all’incrocio tra intelligenza artificiale generativa, apprendimento digitale, pedagogia e terzo settore, con l’obiettivo di costruire una cultura alimentare più sostenibile, consapevole e accessibile a tuttə. Al centro del progetto Chef Bit, prototipo basato sulla IA Generativa, dedicato alla sostenibilità alimentare e ideato per accompagnare studentə e famiglie in un’esperienza interattiva di edutainment. Per garantire la qualità delle informazioni e la protezione degli utenti sono state seguite linee guida rigorose sulla selezione delle fonti, sulla gestione dei dati e sulla sicurezza dell’infrastruttura. Il prototipo non utilizza informazioni prese da internet, ma si basa esclusivamente su una banca dati costituita da contenuti selezionati da esperti di:

Pedagogia – Per garantire un linguaggio e un tono adeguati

Alimentazione – Per fornire informazioni basate su evidenze scientifiche

Psicologia infantile – Per supportare una comunicazione chiara e sicura

Docenza e didattica – Per creare un’esperienza educativa efficace

Grazie all’approccio di inclusive design e alla comunicazione multimodale, il chatbot stimola riflessioni, risponde a domande e curiosità e guida le attività pratiche, come la valutazione dell’impatto ambientale degli alimenti più diffusi, ad esempio valutando l’impatto ambientale degli ingredienti scelti per le ricette o degli alimenti e suggerendo alternative più sostenibili. Le attività mirano a sviluppare competenze civiche e digitali, necessarie ad affrontare con spirito critico le sfide ecologiche e tecnologiche del presente.

Chef Bit è un prototipo funzionale iterativo in fase di sviluppo, progettato per evolversi nel tempo attraverso un processo continuo di miglioramento. Con una comunicazione multilingue e funzionalità vocale, Chef Bit garantisce un’esperienza accessibile anche per chi ha difficoltà linguistiche o di lettura: il chatbot è in grado di comprendere e restituire input sia scritti che vocali, e può comunicare in diverse lingue veicolari (italiano, inglese, francese e spagnolo).

Come nasce Chef Bit

Educatorə, pedagogistə, sviluppatorə e progettistə sociali hanno lavorato fianco a fianco selezionando fonti e riferimenti teorici consolidati per la knowledge base, con approcci multimodali e di inclusive design, per costruire un’esperienza coerente con i più attuali standard educativi. L’intero impianto si basa su metodologie attive e partecipative, ispirate al modello delle 4P (projects, peers, passion, play), per stimolare creatività, pensiero critico e collaborazione tra pari. 

Il concept e il design del chatbot sono stati sviluppati in collaborazione con Bomberos Design: il loro contributo ha permesso di integrare nella progettazione di Chef Bit una forte dimensione narrativa, relazionale e sensibile alla pluralità dei linguaggi, rendendo lo strumento coerente con gli obiettivi pedagogici e inclusivi del progetto. 

Lo sviluppo informatico è stato realizzato in collaborazione con Storm Reply, mentre tutta l’infrastruttura tecnologica è basata sul cloud di Amazon Web Services (AWS), che garantisce elevate prestazioni, sicurezza e scalabilità. Fondamentale è stato anche il contributo di ElevenLabs, che ha reso possibile l’integrazione della componente audio, migliorando l’accessibilità del laboratorio, in particolare per studentǝ con difficoltà linguistiche, di lettura o provenienti da contesti multilingue.

Tutti e tre i partner tecnologici hanno partecipato al progetto offrendo servizi o tecnologie e apportando un proprio contributo, consentendo così attivamente la realizzazione di un’infrastruttura digitale inclusiva e sostenibile

L’implementazione di Chef Bit – Il processo di co-design con le scuole

Chef Bit è ora in fase di testing.

Da marzo 2025 è ufficialmente iniziata la fase di testing nelle scuole primarie e secondarie della Città Metropolitana di Torino. Con il supporto di Chef Bit, le classi stanno esplorando in un gioco cooperativo stagionalità, provenienza, costi e impatto ambientale degli alimenti, giocando a creare insieme una “pizza sostenibile” e riflettendo su scelte alimentari più consapevoli.

Il laboratorio è stato modulato in base alla fascia d’età

  • Scuola primaria (classi IV e V): si presta grande attenzione all’approccio esperienziale e sensoriale, con attività pratiche, manipolative e giochi di ruolo. L’IA è mediata da unə conduttricə del laboratorio e diventa uno strumento accessibile anche per chi non ha familiarità con la lettura o con l’italiano come lingua madre, grazie alla possibilità di attivare la funzione vocale sia per la lettura delle risposte che per l’interrogazione del bot.

  • Scuola secondaria di primo grado (I e II): l’accento si sposta su sostenibilità, prompting consapevole, riflessione etica e alfabetizzazione digitale, con interazioni autonome con Chef Bit sia scritte che vocali, anche in lingua straniera.

Attraverso un processo di co-design che coinvolge direttamente bambinə, ragazzə e insegnanti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, la prima versione del chatbot sarà implementata grazie agli esiti del testing, che vengono raccolti attraverso questionari strutturati sia per gli insegnanti sia per i bambinǝ. I dati che emergeranno saranno analizzati dal team di progettazione, in dialogo con designer digitali e sviluppatori, per arrivare alla definizione della versione successiva dello stesso.

Le classi che hanno partecipato alla sperimentazione afferiscono all’Istituto Comprensivo Chieri 1, che comprende la scuola primaria Nostra Signora della Scala e la scuola secondaria di primo grado Oscar Levi (Comune di Chieri, provincia di Torino). Un sentito ringraziamento al Dirigente scolastico Dario Portale, e a tutte le insegnanti coinvolte (le Professoresse Garbin, Moriondo e Bilancini e le maestre Gamba e Cauda) per l’impegno, la disponibilità e l’entusiasmo con cui hanno accolto e accompagnato la sperimentazione.

Il progetto Atelier Integrato è condotto da Altrimodi ETS con il sostegno della Città di Torino e della Fondazione Compagnia di San Paolo, in partnership con le Associazioni Formazione 80, Paìs, e Il Nostro Pianeta, e vede la collaborazione di operatori economici del settore agro-alimentare del territorio.

con il contributo di:

con il sostegno e il contributo tecnico di:

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